08 marzo 2007

Dal treno

Ferrovia sud-est, Bari-Martina Franca

Passava una fila di casette a un piano, con l'intonaco bianco e le persiane verdi. Erano uguali anche le recinzioni, un muretto davanti, una siepe di canne incrociate tra un giardino e l'altro. Più che giardini erano orti, o spiazzi in cui razzolavano le galline. Un uomo vangava: era in maniche di camicia e col berretto. Una donna usciva da una porta; a fatica alzò gli occhi sul treno. Passarono casamenti isolati, uno messo di sbieco, un altro in mezzo al prato.

(Carlo Cassola, Ferrovia locale, Einaudi)

8 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao da casting_70 ,ottimo

Anonimo ha detto...

una buona visione e tecnica fotografika paolo da roma

sacha catalano ha detto...

Che bel passaggio...
Ah, quanti viaggi in treno e quanti sguardi dal finestrino.
Ciao e a presto ;-)

Caterina Narracci ha detto...

ciao!
adoro i treni...

Anonimo ha detto...

C'è sempre un "pro" e un "contro" da valutare. Se prendi l'aereo ci metti un attimo, ma spesso ti perdi la poesia dei paesini del sud, arroccati fra le montagne o affacciati pericolosamente sulle scogliere...;-)

Caterina Narracci ha detto...

mi stupisci sempre di più!
scrivi una valanga di cose interessanti.

Sciura Pina ha detto...

Spesso mi sposto in treno e, quando ho tempo, adoro i treni lenti che ti permettono di intuire lo scorrere della vita osservando le case, le finestre, i giardini e gli orti, i panni stesi e la gente ferma ai passaggi a livello che osserva il treno che passa...
Sciura Pina

Anonimo ha detto...

mi piacciono tantissimo questi scorci di viaggio, fotografie da narrare...

a presto !

Leo