27 settembre 2006

Le Porte del Mediterraneo

CNarracci, Voglio aprire una porta nel mare. Tecnica mista, cm. 180x110. Conversano.Bari, (laboratorio). 2006.

Siamo tutti migranti. Stiamo permanentemente abbandonando una terra per trasferirci altrove. Siamo migranti quando lasciamo i vecchi schemi e le vecchie abitudini per aprirci a nuove circostanze di vita. Un matrimonio, una separazione, la morte di una persona cara, un viaggio non da turisti, persino la lettura di un libro sono delle migrazioni interiori. Poi c'è la migrazione di chi lascia la madre terra per vivere altrove: una volta gli uccelli, oggi gli uomini. Ogni migrazione esteriore a poco a poco diventa anche interiore. Gli ostacoli possono trasformarsi in occasioni di crescita. E' un processo lungo e doloroso. Chi sono? Sono tutti i miei personaggi. (...) Se sono arrivata a destinazione? Fortunatamente no. Solo nel momento della mia morte potrò dire di esserci arrivata. E anche allora penso che inizierò un nuovo viaggio. Una nuova migrazione.

Da un'intervista di C. Collina alla scrittrice brasiliana Christiana de Caldas Brito, in Leggere-Donna, n. 98, Ferrara, 2002.


1 commento:

Anonimo ha detto...

...quando si chiude una porta...si apre un portone...