30 gennaio 2011

Gioia del Colle. Scuola, mensa a cinque stelle


Caterina Narracci, Mense scolastiche, arrivano gli aumenti. Il blocchetto da 20 buoni pasto costerà da un minimo di 30 ad un massimo di 75 euro per le famiglie con reddito più alto. (Settimanale Fax, ed. Gioia del Colle, Anno XVI, n. 4, del 29 gennaio 2011, p. 7).

E’ bufera da parte dei genitori alla notizia dell’adeguamento delle tariffe per la mensa scolastica. Il blocchetto da 20 buoni pasto costerebbe 30 euro per colori i quali dichiarano un reddito fino 5.500 euro, per la fascia successiva fino agli 11mila euro di reddito, 52euro, dieci euro in più costeranno i ticket per quelle famiglie il cui reddito è nella forbice compresa tra gli 11mila ed i 15mila. 75euro è invece il costo del blocchetto per le famiglie il cui reddito superi i 15mila euro. Alla notizia la reazione dei genitori è stata diversa: da un lato coloro i quali hanno ragionevolmente compreso le ragioni di tali aumenti, forse perché non toccati dagli stessi, dall’altro coloro i quali hanno deciso in segno di protesta di ritirare i propri figli da scuola al momento del pranzo e riportarli per le attività pomeridiane. In entrambi i casi però quello che maggiormente viene lamentato e di cui viene colpevolizzato tanto l’assessore competente Isacco Isdraele che il sindaco è di non aver dato preventiva informazione della cosa ai genitori che si sono trovati davanti al fatto compiuto nel momento in cui sono andati a ritirare i nuovi blocchetti. Motivo questo per cui le rappresentanze dei genitori per le diverse scuole, sia materne che elementari, vogliono chiedere tramite i dirigenti di incontrare sindaco ed assessore e discutere della faccenda. Dal canto loro gli interessati hanno poco da dire e motivano questi aumenti con la necessità di un fisiologico adeguamento delle tariffe ferme dal 2006. “Va considerato – commenta l’assessore ai servizi sociali Isacco Isdraele- che oltre a dover far fronte a dei tagli economici, dobbiamo anche tenere presente gli aumenti a cui siamo stati soggetti in questi anni in primis per il costo di ciascun pasto. Va considerato anche il notevole aumento di quelli distribuiti: siam passati dai 56mila agli 85mila annui. Comprendiamo le difficoltà ma siamo anche consci che per quelle famiglie con redditi più alti un aumento di un euro al giorno potrebbe essere comprensibile, diversamente vogliamo tutelare quelle famiglie più povere esonerate dagli aumenti”.

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