19 gennaio 2011

Putignano. Partecipazione per quattro gatti


Caterina Narracci, Bilancio partecipato, si può fare di meglio. I pochi partecipanti approvano l’iniziativa ma andrebbe rivista l’organizzazione e la promozione degli incontri". (Settimanale Fax, ed. Putignano, Anno XVI, n. 2, del 15 gennaio 2011, p. 7).

Martedì 12 gennaio si è discusso il percorso di incontri partecipati che abbiamo seguito per tutto dicembre. Protagonisti l’amministrazione di Putignano e i suoi cittadini, per dar vita ad un primo esperimento di bilancio partecipato. Progetto finalizzato a dar voce alle proposte e alle idee, sui temi delle opere pubbliche, della cultura, dello sport, dell’ambiente, delle politiche sociali e dell’impresa. All’incontro, seduto fra il sindaco e l’assessore Gianni Campanella, l’assessore della regionale alle politiche giovanili Nicola Fratoianni, che interviene lungamente sul problema della bassa partecipazione, adducendola ad un fare della politica troppo tecnicistico, disimpegnato da una visione del territorio che sia anche scelta collettiva delle priorità. Quindi una visione della politica già sporca o legata ad affari privati e per di più stretta ad una crisi che incombe e non lascia margini di manovra. Al contrario una politica “partecipata” costringerebbe in questi tempi ad una “scissione di sovranità” e costituirebbe un percorso molto complicato in cui valga la pena di investire: “la cifra di un’alternativa possibile, non limitata al solo momento elettorale”. Sempre che le attese non vengano disattese. Il sindaco sottolinea i rischi: “la partecipazione è un boomerang: là dove venisse tradita si ritorce contro coloro che hanno avviato il percorso”. Ne è risultato quindi un report che sarà pubblicato presto - distribuitoci in anteprima- che a detta del primo cittadino: “serve a dare completa espressione e pubblicità a quelle che sono le risultanze degli incontri”. Il report riassume giornata per giornata gli interventi in una loro sintesi. Per dovere di cronaca notiamo che il report taglia alcuni interventi –ovviamente è il costo di una buona sintesi- , come quello dell’assessore Giuseppe Genco che definisce complicato “mettere servizi a disposizione delle associazioni”, in riferimento alla proposta di affidare la gestione dei parcheggi a queste, come forma di autofinanziamento (come avviene in comuni come Alberobello); proposta pervenuta dall’Associazione Amici degli Handicappati. Un’altra sottolineatura vorremmo porla inerentemente alla lotta al randagismo e sull’iter da seguire trattato nell’incontro Ambiente e Territorio. Leggiamo che Putignano si rifiuta di procedere al reinserimento dell’animale sul territorio una volta curato, chippato e sterilizzato. Non credendo che si faccia riferimento alla forma del “randagio di quartiere”, non comprendiamo come: poiché il cane, una volta prelevato se non trova un proprietario, deve restare nel canile. Oltre alle proposte inserite per iscritto nelle schede da cui leggiamo un’attesa viva nel miglioramento della vivibilità e della viabilità, ma anche dubbi sul carnevale; nelle ultime pagine sono inseriti alcuni grafici, ovviamente derivanti dai soli partecipanti agli incontri, nella grande maggioranza referenti di associazioni e quindi molto vicini alle politiche comunali. La loro valutazione premia con la media del sette il progetto: segno che ad ora l’iniziativa ha avuto il suo riscontro seppur limitato a pochi volenterosi.
Emiliano Montanaro

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