14 marzo 2011

Gioia del Colle. Cala il sipario sull'ospedale

Caterina Narracci, Le direttive della Regione Puglia sanciscono definitivamente la chiusura dell’ospedale Paradiso. La maggioranza e l’opposizione cercano di andare oltre le apparenze politiche per cercare di salvare il salvabile. Si mobilita l’osservatorio. (Settimanale Fax, ed. Gioia del Colle, Anno XVI, n. 10, del 12 Marzo 2011, p. 5).

L’Ospedale si chiude parola dell’assessore Fiore. Dopo conferme e smentite, dopo incontri, manifestazioni, fiaccolate. Dopo consigli comunali e ordini del giorno Gioia dovrà arrendersi alla notizia. La dichiarazione è arrivata direttamente dall’assessore alla sanità Tommaso Fiore, lo stesso che qui a Gioia aveva scongiurato questa possibilità. Lo stesso che non più di un mese fa ricevendo una delegazione di gioiesi rassicurava circa il fatto che prima di assumere qualsiasi decisione riguardante il “Paradiso” avrebbe incontrato il sindaco. Avrebbe, ma invece questo non è avvenuto. Così dopo i primi 18 ospedali per i quali in questi giorni si sta predisponendo lo smantellamento, la Regione ha deciso che la stessa sorte sarebbe dovuta capitare ad altri. Tra questi ci sarà anche il “Paradiso”. Una doccia fredda per la città e per gli amministratori convinti di dover lottare per il mantenimento dei 70 posti letto previsti dal piano attuativo locale scongiurando l’ipotesi di ridimensionamento a 32 posti previsto dal piano di riordino. La notizia della chiusura spazza via tutte queste possibilità e mette la parola fine ad ogni cosa. La Regione, dal canto suo, dovrebbe assicurare contestualmente, l’attivazione di alcuni servizi. Ma con un grosso punto interrogativo. Con la chiusura del nosocomio gioiese inoltre l’asse stradale sino a Taranto rimarrebbe privo di strutture ospedaliere. Non solo. Al discorso assistenza sanitaria si lega anche il discorso sicurezza. Immediato quindi il richiamo alla presenza del 36° Stormo. In una nota inviata nel gennaio 2009 all’indirizzo proprio del 36° Stormo, la Asl rassicurava circa la volontà di potenziare le unità ospedaliere del nosocomio gioiese, prioritariamente del pronto soccorso. Queste dichiarazioni sulla base della consapevolezza della baricentricità di Gioia e della presenza dell’aeroporto militare. Nel frattempo sono intercorse situazioni tali per cui di potenziamento non è stato più possibile parlare. Il deficit della sanità della Regione Puglia lo impedisce. Ma da come si sia addirittura arrivati a parlare rimane un mistero. Il consigliere Mauro Mastrovito ha chiesto di poter interessare della cosa il Ministro della Difesa Ignazio La Russa affinchè la Asl e la Regione rendano conto delle loro scelte di fronte al 36° Stormo. Per il resto bisognerà tentare di salvare il salvabile. Provare ad ottenere tutto quanto Gioia può ottenere senza false illusioni. La Regione dovrà impegnarsi ad attivare contestualmente alla chiusura alcuni servizi. La politica ora ha una grossa responsabilità: superare le appartenenze politiche e provare insieme a lavorare per ottenere concretamente qualcosa. Questa forse rimane l’unica opportunità perché Gioia ottenga qualcosa.

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