14 settembre 2011

Mola di Bari. Truffa da 10mila euro per l’anziana zia



Caterina Narracci, Truffa da 10mila euro per l’anziana zia. La giovane chiede ed ottiene soldi per curare la mamma che sta bene. Rischia la denuncia. (Settimanale Fax, ed. Mola di Bari, Anno XVI, n. 35, del 10 Settembre 2011, p. 20).

Chiede a sua zia un prestito di 10mila euro, spiegandole che quell’ingente somma di denaro le sarebbe servita per curare sua madre (sorella della zia) da un paio di mesi costretta a letto a causa di una frattura. Le due sorelle, entrambe molto anziane, vicine all’ottantina, non erano in buoni rapporti da ormai diverso tempo, a causa di alcuni screzi di natura economica. Ma quando alla donna, una residente di una via sita nelle vicinanze della villetta di San Domenico, è stata messa al corrente delle pessime condizioni di salute di sua sorella, il suo altruismo ha prevalso sugli antichi screzi, dando immediatamente la propria disponibilità ad aiutarla. E dopo aver chiesto a sua nipote di ripassare l’indomani, in men che non si dica si è procurata l’ingente somma, per poi consegnargliela. Commossa, la nipote, l’ha ringraziata più volte invitandola a riallacciare i propri rapporti con sua mamma, chiedendole espressamente di andare a far visita loro casa. Invito che non è caduto nel vuoto e la generosa donna, nonostante qualche acciacco dell’età, qualche giorno più tardi si è recata a casa della sorella, residente nel quartiere Cep. Una lunga sfacchinata, rivelatasi inutile. La donna, in un primo momento, dato che nessuno le apriva, ha pensato che sua sorella, in quel momento fosse sola in casa e che, essendo costretta a stare a letto, fosse impossibilitata a rispondere al citofono. Qualche giorno più tardi, la generosa ma anche caparbia donna, è tornata a far visita a sua sorella ma stavolta l’esito è stato ben diverso. Sua sorella, non solo le ha risposto al citofono ma le ha anche aperto la porta, in buona forma fisica e sorpresa per la visita ricevuta. Dopo un rapido scambio di battute, le due sorelle sono subito venute al dunque: la prima ha spegato di aver prestato alla figlia diecimila euro per aiutarla nelle cure della sua interlocutrice, mentre la seconda, dopo aver sottolineato di essere ancora in buona forma fisica, ha comunicato con un filo di voce che i suoi rapporti con la figlia sono praticamente inesistenti, visto che non la vede e sente da circa due anni. La donna, sconvolta, ha già fatto recapitare messaggi per via traverse a sua nipote, la quale, se non le restituirà quanto prima il denaro, si vedrà costretta a denunciarla ai carabinieri.

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