22 ottobre 2011

Mola di Bari. Lite sulla bara


Caterina Narracci, Lite sulla bara. Due cugini litigano col morto in casa. Mentre vegliano la calma della zia, volano ceffoni davanti ai parenti in lacrime. Tutto per un manifesto. (Settimanale Fax, ed. Mola di Bari, Anno XVI, n. 40, del 15 Ottobre 2011, p. 15 e copertina).

Si prendono a schiaffi davanti alla tomba della compianta zia, davanti a tutti i loro parenti, in lacrime per il tragico evento. Alla base del raccapricciante siparietto, portato in scena da due fratelli quarantenni, un malinteso legato alla mancanza affissione del manifesto che annunciava il decesso dell’amata zia, nei pressi della casa di uno dei due. In realtà, alla base dello scontro fisico tra i due, sembra che ci fossero cause le cui origini vanno ben più lontano, rispetto a quella mancata affissione. Uno dei due, negli ultimi anni, si era avvicinato in modo particolare alla zia, accudendola, pur non abitando assieme, portandole a domicilio sia il pranzo che la cena, facendole la spesa e riempiendola di attenzioni, sopperendo in qualche modo al grave vuoto lasciatole dalla morte di suo marito, un contadino molto stimato in città, deceduto in campagna un paio di anni fa. Un comportamento lodevole, che però, negli ultimi tempi, aveva raccolto tutt’altro che consensi dal fratello, il quale, a suo avviso, anziché altruismo, nei confronti c’era esclusivamente opportunismo. Tra le accuse che uno dei due ha mosso all’altro c’erano, per l’appunto, alcuni regali preziosi alla moglie e figlia dell’uomo e una campagna, venduta a un prezzo modesto addirittura regalatagli. Di conseguenza, quando questi ha appreso dal passaparola cittadino la morte di sua zia e non dal manifesto è andato su tutte le furie. Ha cercato di contattare telefonicamente suo fratello, senza alcun successo: mai una risposta né da lui, né tanto meno da sua moglie e dalla figlia. Fino a quando, poco prima della mezzanotte, ha pensato bene di andare a casa della compianta zia. Una volta giunto in salone, davanti al feretro e a tutti gli amici e i parenti in lacrime, si è diretto verso suo fratello, il quale, prima di poter fare il minimo cenno, si è visto arrivare un pesante ceffone sul suo viso. E non solo: subito dopo l’uomo preso dalla rabbia ha cominciato ad urlare, e a proseguire con gli schiaffi diretti al fratello, il quale, a sua volta, non è certo rimasto a guardarlo, schaffeggiandolo. Ai presenti, non è rimasto far altro che dividerli, sperando che l’indomani, ai funerali, si evitasse il bis. Un bis che, fortunatamente, non c’è stato.

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