09 marzo 2012

Conversano. Voto a Copertino, il trionfo dell’incoerenza


Caterina Narracci, Voto a Copertino, il trionfo dell’incoerenza. Riceviamo e pubblichiamo le osservazioni di un lettore sul voto al congresso provinciale del Pdl. (Settimanale Fax, ed. Conversano, Anno XVII, n. 9, del 3 Marzo 2012, p. 5).

Caro Direttore,
ha ben poco da rallegrarsi il sindaco Giuseppe Lovascio per il risultato conseguito al congresso provinciale del Pdl. Lui e i suoi amici avranno pure prevalso a Conversano sui sostenitori di Antonio Distaso, che comunque è diventato segretario provinciale, ma di quel risultato dovrebbero quanto meno vergognarsi. Qui non c'entra nulla la lotta fra correnti del Pdl. Lovascio farebbe bene a fare un esame di coscienza in qualità di sindaco di Conversano. Lui, infatti, ha sostenuto apertamente Giovanni Copertino. Che quest'ultimo fosse l'avversario di Distaso per la segreteria poco importa, almeno ai conversanesi. Quello che conta è che Copertino - lo sanno anche i bambini - è stato l'artefice occulto della spoliazione dell'ospedale di Conversano a vantaggio di quello di Monopoli. Ebbene: da Giuseppe Lovascio ci si sarebbe aspettato quanto meno coerenza. Come può pretendere il sindaco Conversano di essere credibile quando parla di ospedale e scende in piazza insieme ai cittadini se poi proprio lui si mette a braccetto di colui che ha affossato l'ospedale? Non è una questione di destra o di sinistra. Tutti sanno che la morte del nostro ospedale è ascrivibile alla destra quanto alla sinistra (senza dimenticare il centro), che hanno ceduto al lavoro di lobbing dei monopolitani che ha avuto in Giovanni Copertino, consigliere regionale di lungo corso, il campione assoluto. Copertino ha fatto esattamente quello che non hanno fatto i politici di Conversano. Ha tirato l'acqua al mulino della sua città. Lo ha fatto in silenzio, mantenendo un profilo bassissimo, dialogando con presidente e assessori di turno, di destra e di sinistra. L'esatto opposto di quello che hanno fatto gli esponenti politici di Conversano, che sull'ospedale hanno messo a segno operazioni di mera propaganda. Nella passata legislatura regionale un noto consigliere regionale di Conversano si conquistò decine di articoli su Fax: ogni settimana prometteva l'apertura di un reparto, tanto che a un certo punto sembrò che a Conversano dovesse trasferirsi il Policlinico di Bari. In questa legislatura regionale, è stato Lovascio a cavalcare la vicenda dell'ospedale, addirittura con azioni plateali, come quella di marciare alla testa dei vari cortei che sono stati organizzati. La situazione è però peggiorata: dell'ospedale non resta quasi più nulla. A poco a poco, rischiamo di perdere anche i pochi ambulatori che sono ancora aperti. In tutto questo, Lovascio che fa? Si mette a sostenere Giovanni Copertino. Peggio di lui, però, sono quei cinquecento e passa conversanesi che domenica scorsa hanno risposto alla chiamata del sindaco e si sono messi in macchina per andare a votare Copertino. Fare gli interessi della propria città vuol dire anche essere coerenti e assumere comportamenti chiari e inequivocabili. Sostenendo Copertino, Lovascio ha perseguito soltanto i suoi interessi personali: accreditarsi come un possibile dirigente del Pdl a livello nazionale. Liberissimo di farlo, purché non si permetta più di abusare della buona fede dei conversanesi e di strumentalizzare una vicenda serissima come quella dell'ospedale. Fino a prova contraria, si parla della salute, un bene prezioso di tutti. Il solo pensiero di finire in una struttura fatiscente e inadeguata come quella di Monopoli dovrebbe far star male tutti i conversanesi e riflettere tutti i governanti, di destra e di sinistra, a cominciare proprio da Giovanni Copertino. Ma davvero quest'ultimo è convinto di aver reso un servizio ai suoi concittadini, regalando loro un ospedale inefficiente? Spendere milioni di euro per rimettere a nuovo l'ospedale di Conversano, a cominciare dalle sale operatorie, sapendo già che era destinato alla chiusura è stata un'offesa all'intelligenza dei cittadini, oltre che uno spreco di denaro pubblico che dovrebbe interessare la Corte dei Conti. Ci pensi Lovascio. E non pensi di cavarsela con uno dei suoi sorrisi. Con la salute non si scherza. Il tempo dei pifferai magici è finito.

(Lettera firmata)

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