27 maggio 2012

Conversano. Sel fa traballare il tavolo di centro sinistra


Caterina Narracci, Sel fa traballare il tavolo di centro sinistra. Chiede discontinuità con l’amministrazione in carica: porte chiuse a chi ha condiviso l’esperienza. (Settimanale Fax, ed. Conversano, Anno XVII, n. 21, del 26 maggio 2012, p. 3).

Comincia a scricchiolare il tavolo delle forze politiche, moderate e di centrosinistra, che in vista delle prossime elezioni amministrative, stavano tentando di formare una forte coalizione da presentare agli elettori, alternativa a quella di centrodestra. Diverse le riunioni a cui hanno partecipato i rappresentanti di Sel, Socialisti, Api, Pd, Udc, Moderati per Conversano, Città Aperta, Moderati e Popolari, per mettere le basi del nascente raggruppamento politico. Si è lavorato per stilare un documento da presentare alla città, contenente le ragioni per le quali, forze politiche di diversa estrazione, decidevano di mettersi insieme. Si stava lavorando anche per individuare i criteri per la scelta del candidato sindaco e la redazione del programma elettorale. A questo proposito, i Socialisti e il PD hanno presentato, ciascuno per proprio conto, un documento in cui spiegano cosa intendono fare. Entrambe le relazioni, contengono elementi per creare un “sistema di garanzia partecipativa”, sono state sottoposte alla valutazione delle forze politiche che siedono al tavolo del centrosinistra.
Nell’ultima riunione anche Sel ha presentato un suo documento che ha turbato molti dei presenti. Dopo la premessa, che fa riferimento alla politica locale, vista attualmente come una professione e non più come impegno per il bene comune, nel documento si auspica un cambiamento radicale della politica da realizzare attraverso nuove regole di partecipazione.
Vengono poi enunciati i principi irrinunciabili di Sel: un nuovo modo di amministrare la città; apertura al dialogo costante con le forze e i movimenti della società civile; diffusione del potere decisionale che non deve essereconcentrato nelle mani di pochi; adozione di un codice etico e politico, per la ricerca e l’accettazione dei finanziamenti dai gruppi di potere; rifiuto della gestione clientelare di risorse e consulenze; regolamentazione della durata di cariche, elettive e non, con vincoli temporali di mandato; contrarietà all’apparentamento con chi è contro le unioni civili; rispetto per la rappresentanza di genere nella composizione della giunta municipale e delle liste che dovranno essere caratterizzate al 50% da donne; divieto di cumulo di cariche pubbliche; istituzione del bilancio partecipativo da; sviluppo della città deve essere avviato mediante riuso del patrimonio edilizio esistente e della aree dimesse.
Sui principi le forze politiche che partecipano al tavolo del centrosinistra hanno poco da eccepire. E’ sulla modalità di selezione della classe dirigente che sono rizzati i capelli a diversi rappresentanti presenti, e in particolare, a Vito Notarnicola e Angelo Scisci, venuti fuori da Conversano nel Cuore e confluiti nell’API, il partito di Rutelli. Vediamo perchè.
SinistraEcologia e Libertà ritiene che le candidature debbano “essere individuate tramite il modello delle Assemblee partecipate e respinge l’ipotesi di eventuali Primarie”. E anche su questo le forze politiche potrebbero discutere e trovare una soluzione condivisa. Ma il documento contiene un passaggio relativo alla discontinuità in cui si legge: “si ritiene opportuna nessuna condivisione politica con chi ha condiviso sin dal primo momento l’esperienza politico-amministrativa con il sindaco Lovascio”.
Questo significa che Angelo Scisci, Vito Notarnicola, Antonio Napoleone e altri che hanno spaccato il movimento Conversano nel Cuore per contestare l’operato del sindaco e dell’amministrazione comunale attualmente in carica dovrebbero farsi da parte. Lo stesso ex assessore Pasquale Loiacono che ha manifestato il suo dissenso abbandonando, tempo fa, l’amministrazione comunale dovrebbe restare fuori dalla costituenda coalizione. E’ evidente che se Sel non dovesse rivedere la sua posizione si andrà verso la spaccatura del fronte di centrosinistra. Alle prossime elezioni si avranno almeno due schieramenti di sinistra. Non si può escludere, infatti, che con Sel si schieri Rifondazione Comunista che non ha mai partecipato al tavolo. Intanto la discussione continua e ci vorrano almeno un paio di settimane per capire come evolve la situazione.
Michele Lorusso

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