20 marzo 2013

Mola di Bari. Consiglio, no alla Commissione d’indagine


Caterina Narracci, Consiglio, no alla Commissione d’indagine. L’iter del cambio di destinazione d’uso e dell’assegnazione di 24 alloggi sarà valutato nella terza commissione consiliare. (Settimanale Fax, ed. Mola di Bari, Anno XVIII, n. 11, del 16 Marzo 2013, p. 3).

Stefano Gaudiuso, nella seduta consiliare del 18 gennaio scorso chiese l’istituzione di una Commissione d’indagine finalizzata a chiarire le assegnazioni dei 24 alloggi di via De Nicola, in contrada Cozzetto, e l’iter delle variazioni di destinazione d’uso che hanno consentito la vendita come civile abitazione degli stabili originariamente destinati ad uffici, facenti parte del P.R.U. Cozzetto. Si trattava di una nuova commissione che si aggiunge alle quattro già esistenti e funzionanti, con un’unica sostanziale differenza: gli atti della commissione d’indagine, restano riservati ed i componenti della commissione ed i soggetti che vengono sentiti, sono tenuti al segreto d’ufficio. Di conseguenza i cittadini non possono seguire i lavori della commissione. A decidere sulla istituzione della commissione è stato chiamato il Consiglio comunale, nella seduta dell’8 marzo scorso. Nico Berlen con il suo intervento evidenzia l’inutilità di istituire una nuova commissione quando c’e ne sono già quattro. Chiede quindi all’assemblea “perché deve svolgere il suo ruolo in forma riservata. E la trasparenza?”. Pertanto chiede al consigliere Gaudiuso di ritirare la proposta e portare la questione all'ordine del giorno della terza commissione, sottolineando che così “si avrebbe l'opportunità di svolgere i compiti alla luce del sole”. Il consigliere Gaudiuso, condivide le osservazioni del consigliere Berlen ed evidenzia che in effetti “una commissione di indagine darebbe l'idea di voler nascondere qualcosa” poiché gli atti sarebbero secretati. Aderisce quindi alla proposta di Berlen a condizione che siano definiti i termini temporali entro i quali si devono svolgere i lavori. Il Segretario comunale, osserva che la richiesta deve essere sottoposta al voto del Consiglio . Calabrese dichiara la sua contrarietà e chiede più volte a Gaudiuso “se ritira o meno la proposta” aggiungendo, in un intervento: “ha bisogno di tutor?” Al Segretario comunale Calabrese chiede se “quanto chiesto dalla minoranza è possibile?”. Il consigliere Gaudiuso per l’ennesima volta ribadisce che la sua posizione è chiara: aderisce alla proposta del consigliere Berlen, per garantire la massima trasparenza..
Il consigliere Alberotanza auspica “un po' di serenità nel dibattito”. Condivide la proposta di Berlen sottolineando come “se c'è un problema e questo è possibile dibatterlo pubblicamente è sicuramente positivo dando la più ampia diffusione ai lavori della commissione. La commissione di indagine è circoscritta solo a cinque consiglieri – 3 di maggioranza e 2 di minoranza - mentre una commissione già esistente vedrebbe la partecipazione anche dei capigruppo e del pubblico che vuole assistere”.
Il consigliere di maggioranza, Vitangelo Caprio è convinto della necessità di dare un segnale di assoluta trasparenza e pertanto condivide la proposta di ritiro del punto all’ordine del giorno proposto da Gaudiuso.
Il Sindaco dichiara di astenersi dal voto e la proposta di ritiro del consigliere Gaudiuso è messa ai voti: favorevoli 8 (tutta la minoranza e 3 di maggioranza), contrari 1 (Calabrese) e astenuti 6 (di maggioranza). Un voto che vede la maggioranza divisa tant’è che il consigliere Calabrese abbandona l’aula dopo la votazione.

Nessun commento: