Mia nonna materna, l’unica ancora in vita, prima che si trasferisse a casa di mia zia aveva rivestito una sedia con cuscini colorati. Cigolante e morbida. Era il suo trono. La nonna è nata nel
Perché parlarne adesso? Forse perché qualcosa sta cambiando. Una frattura al femore l’ha costretta ad affrontare un’operazione. La vedo immobile in un letto d’ospedale e la sento gridare dal dolore. Irriconoscibile. Stremata. Assente. La consapevolezza che non vivrà in eterno mi mette di cattivo umore. A spaventarmi ulteriormente è la paura di perdere le mie origini: discendenza per discendenza. Angoscia che ha generato in me un interesse per il sito facebook: alla ricerca di parenti lontani. Una storia familiare che continua ancora oggi, attraverso la vita non solo dei figli, ma anche dei nipoti e pronipoti. La vita di gente comune che diventa un romanzo meraviglioso. Perché è la nostra storia.
De Gregori, La storia siamo noi. 1997.
11 commenti:
W nonna Caterina!
Grazie Peppe!
un bacio.
Tu con la nonna io con il papà...
bello questo post!
grazie!
Linkata.
ok per lo scambio di link
lo inserisco subito
buona giornata
Ho provato le stesse sensazioni quando mio nonno si trovò nella stessa situazione..
Un senso di malinconia generale accompagnava sempre le mie giornate..
ti capisco..
Paolo
@Paolo. sì! è proprio così. non riesco a reagire...
mille grazie per il link che contraccambio volentieri. a presto da cicolita
Requiescat in pacem!
@peppe. è proprio il caso di dire: "ha finito di soffrire"...
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