10 ottobre 2008

È un mondo difficile

C. Narracci, Buchi dalla serratura. 2008.

“La mattina passo dal supermercato e compero birra, grappa e pseudo soft drink. Poi arrivo a scuola e mi faccio dare i soldi dai compagni che bevono con me. Ci chiamano i bottiglioni, ma chi se ne frega. All’intervallo andiamo nei bagni e ci sfondiamo di alcol, dopodichè torniamo in classe e stiamo da dio. A volte ci assopiamo pure, mentre i professori fanno lezione e fingono di non vedere. O forse non si accorgono proprio, questo non l’ho ancora capito”. Così ha dichiarato Martina, 15 anni, di Milano per il settimanale L’espresso, (n. 40, del 9 ottobre 2008, pp. 42-48).

A Conversano le cose non stanno tanto diversamente. Molte persone di età compresa fra i 15 e i 35 anni sono azionate come burattini non solo dall’alcol, ma anche da un altro ignobile personaggio: la cocaina. Perché la vita di alcuni giovani del nostro paese ruota tra droga, alcol e soldi sporchi? Perché questa ricerca dello sballo a tutti i costi? Quanto sono sicure le scuole? Dove sono le famiglie e gl’insegnanti? Per quanto riguarda la droga, a favorire il mercato in crescita sono i mezzi di comunicazione (internet e cellulari) attraverso i quali si riesce facilmente dove trovarla, nel caso in cui non si frequentino amici o amiche che la usano quotidianamente. Peraltro, i prezzi sono calati rispetto al passato, diventando un mezzo alla portata dei giovani con pochi soldi in tasca. Chi sono? Ragazzi insospettabili alla ricerca di un’identità, che vogliono sembrare dei duri e dei grandi e si costruiscono un mondo fittizio, fatto di bugie per nascondere ai genitori e a se stessi, la verità, nell’illusione di tenere un traballante castello di carte.


Vasco Rossi, un esempio di vita!






9 commenti:

Giuseppe Bovino di Borbone ha detto...

La civiltà dove è finita? Solo questo hanno imparato i nostri figli? Bella roba eh!

Unknown ha detto...

Beh è dalla fine degli anni settanta primi ottanta che la droga ha iniziato ad entrare in massa qui in Italia. Mi ricordo, di quando ero piccolo, che i tossici si vedevano nei giardini pubblici con un mare di siringhe per terra. Per me il brutto è che ora con le pasticche sono più mimetizzati confronto un tempo. Il brutto è che la cultura dello sballo è più forte della cultura della propria vita...

3my78 ha detto...

A me di questa geste non fregherebbe nulla se non fosse un peso per la collettività,cioè per noi,cioè per me,cioè per le mie tasche!
Insomma Martina di 15 anni,se ti vuoi sfondare con l'alcool fallo pure...l'importante è che quando ti "incocci" col motorino non lo fai contro un innocente ma bensì contro un platano.
Forse ieri non avrei risposto così,ma oggi sono veramente incazzato.
Buona giornata;-)

Pupottina ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Pupottina ha detto...

bisognerebbe essere attenti quando si è alla guida!

Caterina Narracci ha detto...

@Peppe. Secondo te, basta mettere delle tabelle nei bar per evitare che la gente beva troppo?

@ebalsemin. Ma cosa sta accadendo? perché i ragazzi non hanno voglia di vivere? ...o forse dovrei scrivere che hanno paura di vivere...
Non so!

@3my78. Mi hai fatto sorridere. Ora mi spiegherai il motivo del tuo "bel umore".

@pupottina. bastasse solo essere attenti alla guida!!! Adesso bisogna stare attenti anche a coloro che guidano nelle altre auto.
ciao.

3my78 ha detto...

Alice,ero arrabbiato per fatti miei:-D
Oggi posterei diversamente il commento.Nei modi.Ma nei contenuti no^^
Buona serata:-)

Nana ha detto...

non ho parole...
o meglio, ne avrei anche troppe , ma per decenza e rispetto non dico niente...

in sostanza il mio pensiero è uguale a quello di 3my78...
se certa gente vuole rovinarsi la vita, bè che rovini la sua e non quella degli altri.
se certi giovani per sballarsi e divertirsi vogliono bere e drogarsi che facciano pure...nessuno gli ha insegnato il valore della vita.

adesso si parla di persone "fighe" e vincenti...
bè...questi sono solo esempi di perdenti.

ciao Cate^_^

Caterina Narracci ha detto...

@nana. Hai detto bene: "rovinarsi la vita!"