25 gennaio 2012

Gioia del Colle. Il polo civico? È solo una nuova An”


Caterina Narracci, Il polo civico? È solo una nuova An”. Il segretario di "Sel esclude categoricamente un’alleanza con la destra, anche a discapito di correre da soli. (Settimanale Fax, ed. Gioia del Colle, Anno XVII, n. 3, del 21 Gennaio 2012, p. 3).

“Il polo civico? È solo una nuova An” il segretario di "Sel esclude categoricamente un’alleanza con la destra, anche a discapito di correre da soli". (Settimanale Fax, ed. Gioia del Colle, Anno XVII, n. 3, del 21 Gennaio 2012, p. 3).

La sinistra è categorica sull’impossibilità di stringere accordi con uomini e partiti che non abbiano lo stesso orientamento. “Sel” e “Federazione della Sinistra” pur correndo il rischio di una coalizione misera, rimangono fermi su questa posizione. Una scelta dettata dagli ultimi scenari che la politica sta delineando. Il perché dalle parole del segretario di “Sel” Antonio Grandieri.

Perché si è arrivati a questa decisione?

Una decisione che viene dopo mesi di attesa. Abbiamo iniziato un percorso che ci vede tuttora impegnati su un documento d’intesa con dei punti fondamentali per un’alleanza e un allargamento di alleanza. Ma quando a novembre ci siamo incontrati come coalizione, per alcuni come Pd e Idv era impensabile non tentare un allargamento della coalizione di qui l’idea di aprire alla società civile.

Poi cosa è successo?

Mentre il PD discuteva di questa possibilità qualcosa ha spinto Enzo Cuscito ad andare via. Stando a quanto accade oggi nel Pd il dialogo con noi non ha preso altre strade. Con l’Idv sì. Il nostro obiettivo era di allargare ma evidentemente hanno inteso questo come un allargamento a 360 gradi e in questo tentativo sono rimasti incastrati. Se l’Idv non torna sui suoi passi, il dialogo con loro è chiuso. Non è un percorso che potremmo condividere.

Dunque nessuna possibilità per voi di rientrare in quello che viene definito “polo civico”?

Il polo civico è una finta. E’ un’ex alleanza nazionale. Sinistra e destra non sono mai andate insieme almeno a Gioia. Anche perché si tratta di una destra storica. La destra di Mauro Mastrovito e Isacco Isdraele, uomini che sono stati candidati sindaci contro Mastrovito e sono provenienti dall’amministrazione uscente. Isdraele è stato il vicesindaco contro cui abbiamo combattuto e con il quale ora qualcuno pensa di allearsi.

Voi andreste da soli?

Ipotesi totalmente fallimentare ma se ci spingono a questo non possiamo farci nulla. Fino all’ultimo giorno possibile lotteremo per l’unità del centrosinistra. Il nostro punto di riferimento continua ad essere il PD ma se il Pd aderisce al polo civico dovrà prima dare delle risposte. Molti iscritti non lo vorrebbero anche perché andrebbe loro spiegato il perché di un no secco ai moderati e un sì ad un polo di destra. E questo dovranno spiegarlo anche a noi. Il Pd è completamente spaccato e il problema è questo. Prima di pensare ad alleanze dovrebbe ricucire spaccature interne che poi sono fondamentali per tutti.

E del rinnovamento tanto agognato?

Noi abbiamo dato sponda ad una parte del partito che credeva nel rinnovamento. Ma ad oggi prendiamo atto che forse quella operazione è fallita. Per rinnovamento intendo cambiare il modo di fare politica e non cambiare le persone. Il problema sorge quando per molti l’ambizione è vincere e non rinnovarsi. Ma non per noi.


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