Caterina Narracci, Meglio soli che la “grande ammucchiata”. Vincenzo Lamanna critica la sete di apparentamenti che regna nel Pdl, sempre frammentato. (Settimanale Fax, ed. Gioia del Colle, Anno XVII, n. 8, del 25 Febbraio 2012, p. 3).
Per il centrodestra la miglior soluzione è andare da soli piuttosto che convergere nella grande ammucchiata. E’ questo il “Vincenzo Lamanna pensiero”. L’ex consigliere della maggioranza Longo non giudica bene quanto stanno facendo alcuni suoi ex compagni di viaggio ma al tempo stesso non guarda di buon occhio la sete di apparentamenti che in questo momento così delicato pare stia avendo anche il Pdl. “Porterò all’attenzione del direttivo una mozione - ammette - per cui il Pdl vada alle prossime elezioni solo con quei partiti naturalmente alleati e con le liste civiche, evitando le grandi ammucchiate. E’ pur vero che sono saltati tutti gli schemi ma bisogna comunque dare un’idea di coerenza al cittadino. Se questa proposta non dovesse essere accettata allora io assieme ad un gruppo di altre persone, andremo da soli. Perderemo dignitosamente e ci proporremo per una dura opposizione”. Non ci sta quindi al gioco degli apparentamenti facili l’ex consigliere che pare appunto che in questi giorni stia lavorando alla costituzione di una lista civica. Un gruppo che potrebbe raccogliere, qualora salti il discorso con il Pdl, i grandi delusi del partito berlusconiano. Partito all’interno del quale regna ancora una grande confusione. Voci non confermate raccontano di un incontro di qualche sera fa alla presenza di due consiglieri regionali, incontro durante il quale Piero Longo si sarebbe detto disposto a fare un passo indietro. Ma questo potrebbe non essere sufficiente a ricompattare il centrodestra. “Il progetto migliore - afferma Lamanna - sarebbe stato quello di costituire una grande alleanza con quei partiti naturalmente di centrodestra con i quali pensare poi a indire le primarie per l’individuazione del candidato sindaco. Ma purtroppo siamo in un momento in cui alla sera sembra che un accordo sia fatto e al mattino dopo ci si ritrova in tutt’altra situazione. In questo gioco è meglio non entrarci”. Nonostante queste parole però, la realtà racconta anche di una ancora celata volontà da parte del centrodestra di proseguire il cammino con i Moderati. Non ci sarebbero stati ancora incontri ufficiali proprio perché il Pdl deve prima risolvere alcuni problemi al suo interno. Ma non solo. Di fatto bisognerà anche valutare la fattibilità di un progetto politico di questo tipo, partendo proprio dall’analisi del programma. Ecco perché laddove non si ravvedano concordanze su questo, il solo passo indietro di Piero Longo rispetto alla possibilità di candidarsi, potrebbe non bastare
Per il centrodestra la miglior soluzione è andare da soli piuttosto che convergere nella grande ammucchiata. E’ questo il “Vincenzo Lamanna pensiero”. L’ex consigliere della maggioranza Longo non giudica bene quanto stanno facendo alcuni suoi ex compagni di viaggio ma al tempo stesso non guarda di buon occhio la sete di apparentamenti che in questo momento così delicato pare stia avendo anche il Pdl. “Porterò all’attenzione del direttivo una mozione - ammette - per cui il Pdl vada alle prossime elezioni solo con quei partiti naturalmente alleati e con le liste civiche, evitando le grandi ammucchiate. E’ pur vero che sono saltati tutti gli schemi ma bisogna comunque dare un’idea di coerenza al cittadino. Se questa proposta non dovesse essere accettata allora io assieme ad un gruppo di altre persone, andremo da soli. Perderemo dignitosamente e ci proporremo per una dura opposizione”. Non ci sta quindi al gioco degli apparentamenti facili l’ex consigliere che pare appunto che in questi giorni stia lavorando alla costituzione di una lista civica. Un gruppo che potrebbe raccogliere, qualora salti il discorso con il Pdl, i grandi delusi del partito berlusconiano. Partito all’interno del quale regna ancora una grande confusione. Voci non confermate raccontano di un incontro di qualche sera fa alla presenza di due consiglieri regionali, incontro durante il quale Piero Longo si sarebbe detto disposto a fare un passo indietro. Ma questo potrebbe non essere sufficiente a ricompattare il centrodestra. “Il progetto migliore - afferma Lamanna - sarebbe stato quello di costituire una grande alleanza con quei partiti naturalmente di centrodestra con i quali pensare poi a indire le primarie per l’individuazione del candidato sindaco. Ma purtroppo siamo in un momento in cui alla sera sembra che un accordo sia fatto e al mattino dopo ci si ritrova in tutt’altra situazione. In questo gioco è meglio non entrarci”. Nonostante queste parole però, la realtà racconta anche di una ancora celata volontà da parte del centrodestra di proseguire il cammino con i Moderati. Non ci sarebbero stati ancora incontri ufficiali proprio perché il Pdl deve prima risolvere alcuni problemi al suo interno. Ma non solo. Di fatto bisognerà anche valutare la fattibilità di un progetto politico di questo tipo, partendo proprio dall’analisi del programma. Ecco perché laddove non si ravvedano concordanze su questo, il solo passo indietro di Piero Longo rispetto alla possibilità di candidarsi, potrebbe non bastare
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